Design ricercato e “sensorialità”,
unito alla cucina contemporanea italiana di alto livello e una mixology d’eccellenza. Questo è Saint, ristorante con cocktail bar e caffetteria aperto da poco in Piazza Duomo a Monza.
Curato in ogni dettaglio, Saint, è il nuovo fine dining restaurant & cocktail bar con caffetteria aperto nel centro di Monza. Ed è proprio da Piazza Duomo, con la sua splendida Basilica recentemente restaurata che si specchia nelle vetrate ad arco del Saint e ne diventa parte integrante anche al suo interno, grazie a elementi di design ad essa ispirati come la bottigliera in acero americano del bancone bar, una sorta di porta candele esterno della cattedrale dove ogni bottiglia, poggiata su singole mensole tridimensionali sotto-illuminate diventa un “cero” acceso con luci e colori soffusi di grande effetto.
Dentro il Saint, tra modernità e storicità
Dettagli pensati e progettati dalla Spatial Architects di Londra per creare un gioco di continuità tra sacro e profano, conforme all’architettura e alla storicità in cui il Saint è inserito. Due sale e un dehors aperto anche d’inverno per le tre anime del Saint che accolgono i suoi ospiti in un’atmosfera “informalmente elegante”.
La sala ristorante è un’oasi di comfort e intimità dove deliziarsi delle specialità del Saint accomodati ai tavoli dalle sedute rosa o sul sofà arancione “Fiore” al centro della sala (che ospita nei suoi quattro petali altrettanti tavoli, separati al centro da piante alte e medio-alte per offrire quella sensazione di relax e benessere che solo la natura riesce a donare) quasi come se si fosse in piazza, grazie al riflesso di uno specchio bronzato ed intarsiato a tutta parete, parallelo alla facciata del Duomo.
Il menu propone l’idea di cucina contemporanea italiana del giovane e talentuoso chef campano Michele Cioffi (classe 1993, con dieci di esperienza in giro per il mondo – Gillray’s Steakhouse & Bar e Berners Tavern a Londra, JW Marriot Resort & Spa e l’Hotel Bauer a Venezia, il ristorante Splendido del Ritz-Carlton a Dubai). Piatti gustosi, realizzati con prodotti italiani a Km zero d’eccellenza e qualche sfizio d’Oltralpe, ispirati alla tradizione ma con quel tocco di creatività che si traduce in una gioia per gli occhi e per il palato. In carta pietanze di terra (Ground), come la terrina di bollito (i tagli di una volta con mostarda di frutta e salsa verde), gli agnolotti di manzo (fatti a mano con crema di funghi di stagione, fonduta di grana e jus al Marsala) o il coniglio alla ligure (involtino di ragout di coniglio, lombata laccata e crema alla ligure; piatti di pesce (Waves) come il Concentrato di mare (pescato del giorno in brodo di caciucco e pane al lievito madre), il Risotto di mare (riso Carnaroli, gambero di Mazara, scampo agrumato, caviale di salmone, crumble al nero di seppia e gel al prezzemolo), il Triglia e melograno (triglia alla piastra, gel e pan di Spagna di melograno, cipolline borretane candite e rafano) o lo Spaghettone “Martelli” con crema di ricci di mare, latte di provola, polvere di liquirizia e lattuga di mare.
L’alternativa è veg!
Tra le proposte vegetariane (Roots) il Cavolfiore in diverse consistenze; la Barbabietola alla brace con spuma di gorgonzola, rapa agrodolce, purea di anacardi e crema fredda di cime di rapa; i Bottoni ripieni di pecorino romano DOP, acqua di zucca mantovana e foglie di acetosella o una davvero imperdibile Pappa al pomodoro. Infine un menu dedicato a chi segue una dieta vegana con gustose pietanze come il risotto zafferano e riduzione di sherry; la pasta “mista”, crema di ceci, olio al rosmarino e ceci fritti; il porro e patate (rosti di patate, cipollotto brasato e jus vegetale) o il pane cotto (pane al lievito madre, crema verdure di stagione, crema di cannellini e tartufo nero. Piatti da gustare alla carta o in percorsi degustazione “Senza pensieri” (2 o 3 portate selezionate dagli chef in base alle preferenze indicate dagli ospiti) con possibilità di wine o beverage pairing con cocktail, ideati dagli esperti mixologist Giovanni Ulivi e Nicolò Centemero (manager del Saint) insieme alla barmanager Elisabetta Ciceri e in collaborazione con lo chef, per esaltare e completare quell’esperienza gustativa “sensoriale”, fil rouge del concept e della proposta food&drink del locale.
Cocktail? anche benefico!
Signature drink e cocktail classici realizzati a regola d’arte, serviti nei giusti bicchieri, utilizzando alcolici premium ed ingredienti freschi, sciroppi hand-made e chicche come il ghiaccio brandizzato con il simbolo del Saint, protagonisti ovviamente anche nella sala cocktail bar e bistrot. E nella lista signature “Profumi&Essenze” che varia stagionalmente, l’invito a lasciarsi trasportare da aromi tutti da scoprire dall’aperitivo al dopocena: come il Saint n° 1 (Mancino chinato, Vetz, cardamomo, aria alla camomilla e agrumi), il Saint n° 5 (mix di rum agricoli, tartufo, lime), il Saint n° 8 (Campari, Cointreau, zafferano, orange bitter), il Saint n° 11 (Flor de Caña 12 al peanut butter, vaniglia, choco bitter, milk fat washed) o il Saint n° 12 (Tanqueray 10, Pisco La Diablada, olive bomb). C’è anche un cocktail benefico, il Saint for Charity (Bourbon whisky, St-Germain, ginger & honey mix, limone, estratto di frutta digestivo “babasucco”, finocchietto selvatico), il cui ricavato viene totalmente devoluto al comitato Maria Letizia Verga.
Stuzzicherie per ogni palato
E per chi volesse stuzzicare qualcosa non mancano golose proposte “Bar Bites” come il Saint Toast (pan brioche, spalla cotta selezione Capitelli, toma dell’alpe e senape al miele) o la Montanara (mini pizza fritta homemade con pomodoro e stracciatella “La Murgia”). Il tutto da gustare anche nell’ampio dehors del Saint, immersi discretamente nella vita della piazza e godendo del miglior punto di vista sulla magnificenza del Duomo di Monza. 110 posti, circondati da piante e coperti ombrelloni a righe bianche e nere che richiamano lo stile della facciata della Basilica, dove accomodarsi dalla colazione al dopocena anche nella stagione fredda, grazie a funghi riscaldanti e morbide coperte.
Una “sala” ideale dove rilassarsi e apprezzare le peculiari proposte della caffetteria, terza anima del Saint. Dai caffè in tante varianti accompagnati da frolle e biscotti fatte in casa ai croissant farciti al momento, dai babasucchi (estratti di frutta digestivi, antiage o detox) all’ampia selezione di te e tisane premium della Tea Stylist Francesca Natali o farsi tentare da signature Hot Creations come il Matcha Latte (té matcha, latte di mandorla, miele), il Chai (homemade Chai blend, latte) e il Caramel Choco (cioccolata fondente e caramello salato). Il dehors è perfetto anche per consumare il lunch proposto nelle formule Business o Comfort (1 piatto a scelta a 30€ o 2 piatti + un dessert a 50€, coperto, acqua, un calice di vino, pane, caffè e biscotteria inclusi) con una carta dedicata. Insomma, il Saint Monza è l’ultima avventura imprenditoriale realizzata da Gabriele Viola-Boros e Stefania Aliprandi che, forti di trent’anni di successi nel mondo dell’hospitality e della ristorazione, hanno ideato e realizzato, coinvolgendo titolati progettisti e prestigiosi fornitori, un locale con tutte le carte in regola per essere riconosciuto, anche internazionalmente, tra gli indirizzi imperdibili da visitare e provare per chi vuole vivere e gustare una food&drink experience di altissimo livello.