Alla scoperta dell’azienda agricola Le Colture

Un viaggio nella terra del Valdobbiadene prosecco DOCG, ospiti della famiglia Ruggeri, titolare dell’azienda agricola Le Colture.

Per imparare ad apprezzare una realtà bisogna conoscere il suo territorio. Ed è quello che è accaduto poche settimane fa in occasione di un viaggio nella terra del Valdobbiadene e dell’azienda agricola Le Colture che ci ha portato alla scoperta territoriale, culturale e gustativa del Valdobbiadene DOCG.

Racconti di un viaggio tra cultura e territorio

Il nostro viaggio inizia a Venezia con l’accoglienza di Veronica Ruggeri, davanti ad un aperitivo e un pranzo presso il ristorante Experimental, a base di prodotti tipici locali accompagnata da una degustazione dei vini Le Colture.

Il tour prosegue a Cannaregio dove abbiamo visitato la tipografia Grafiche Veneziane, con la quale la cantina ha collaborato per la stampa del progetto fotografico “A disegnar le vigne” a cura del fotografo Lorenzo Cicconi Massi.

Nel tardo pomeriggio il viaggio è proseguito in direzione Nervesa della Battaglia per raggiungere l’Agriturismo Prime Gemme dell’azienda, che ci ha ospitato per il pernottamento. La serata ci ha visti in compagnia di Alberto Ruggeri alla tipica Osteria da Vettoretti di Treviso, accompagnata dai vini della cantina.

Giorno 2: al risveglio e dopo una colazione casalinga, siamo stati accompagnati in un tour panoramico alla scoperta delle colline patrimonio UNESCO di Santo Stefano di Valdobbiadene dove ha sede l’azienda Le Colture.

Veronica Ruggeri

Qui non potevamo che degustare alcuni vini dell’azienda, abbinati a formaggi e dolci. Il viaggio ci ha riservato un’altra sorpresa: una cooking class con Veronica Ruggeri e con Stefania Della Lana di Oro Nero del Montello, dove abbiamo preparato della gustosa pasta ripiena che, ovviamente, ci è stata servita a pranzo.

Le Colture: eccellenza e valorizzazione del territorio

Situata a Santo Stefano di Valdobbiadene, in provincia di Treviso, tra le colline del Prosecco Superiore dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità per il loro valore paesaggistico, Le Colture è un’azienda agricola condotta dalla famiglia Ruggeri che ha messo a servizio di un territorio uno straordinario patrimonio di esperienza nel settore vitivinicolo costituito da importanti dettagli produttivi che ha saputo raggiungere livelli qualitativi altissimi.

I 45 ettari vitati sono coltivati secondo la tradizione, ottenendo un’elevata qualità dei prodotti, frutto del lavoro costante di un “team” familiare affiatato, in cui ogni membro è coinvolto in ogni fase produttiva: dalla conduzione delle vigne alla selezione delle uve, dai vari momenti della vinificazione a quelli della spumantizzazione, fino alla commercializzazione.

Le Colture rappresenta un’eccellenza enologica del suo territorio. La diretta proprietà dei vigneti e l’attenzione con cui la famiglia Ruggeri affronta il lavoro in vigna e in cantina rappresentano le solide basi attraverso cui promuovere un nuovo story telling per il Prosecco Superiore.


In questo scenario, Le Colture sta già affrontando la sfida di diventare l’azienda portabandiera di un Prosecco Superiore di assoluto valore per l’alto profilo qualitativo dei vini che produce e per la profonda capacità di coltivare la vite in un contesto spesso impervio, sui pendii delle colline tra le più belle al mondo.

Questa expertise, le capacità tecniche sviluppate nel tempo, unite alla passione per una gestione della vigna che cura ogni singolo dettaglio per garantire la massima salubrità delle sue uve, è ciò che rende Le Colture una delle realtà vitivinicole più titolate a declinare questo prezioso know-how in tutte le sue denominazioni: Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG, Conegliano Valdobbiadene DOCG e Prosecco DOC.

Dal processo produttivo al risparmio energetico

Le Colture produce circa 800 mila bottiglie all’anno, quasi tutte da vigneti di proprietà diretta, nell’area DOCG Conegliano Valdobbiadene, con l’obiettivo di arrivare a un milione di bottiglie in futuro.

I vigneti seguono interventi di lotta integrata tramite l’utilizzo della concimazione organica e attraverso l’uso di prodotti che abbiano il minor impatto ambientale possibile. L’azienda collabora con i più importanti centri di ricerca, a cui affida alcuni vigneti per prove sperimentali o per il monitoraggio di malattie, come la flavescenza dorata. È inoltre in corso, insieme ad altre 10 aziende della zona, un progetto denominato “glera resistente”, volta a produrre Prosecco da viticoltura sempre più sostenibile.

Molta attenzione viene data, inoltre, al risparmio energetico e al tema della sostenibilità nelle sue varie declinazioni, grazie all’installazione di pannelli fotovoltaici volti a massimizzare l’utilizzo di risorse naturali come l’energia solare; viene poi utilizzato un depuratore per il riuso della acqua reflue.

Visite in cantina e ospitalità: il plus firmato Le Colture

L’ospitalità e l’accoglienza – spiega Veronica Ruggeri – sono per noi dei valori imprescindibili. Siamo convinti che sia nostra responsabilità portare il visitatore a vivere un’esperienza enoturistica più completa possibile, capace di trasmettere il patrimonio culturale e naturalistico del nostro territorio. Proprio per questo durante le visite in cantina dedichiamo particolare attenzione alla divulgazione della storia dei luoghi, al tema del paesaggio, delle caratteristiche antropologiche e naturalistiche del territorio, e non solo al racconto dei nostri vini. Siamo viticultori e siamo consapevoli di avere in dote un bene comune, la terra, che desideriamo per primi comunicare con la massima cura. Per questo abbiamo molto a cuore curare direttamente noi in prima persona le visite in cantina, per trasmettere quanto più possibile l’amore e la dedizione che abbiamo per la nostra terra. Senso di familiarità e accoglienza, attenzione ai dettagli, originalità e un pizzico di creatività completano la nostra offerta enoturistica con la proposta di ospitalità che trova nel nostro Agriturismo Prime Gemme la sua massima espressione.”

L’Agriturismo Prime Gemme è la gemma di relax proposta da Le Colture, frutto dell’idea di Cesare Ruggeri che, innamoratosi di un vecchio casale padronale risalente al 1925 incastonato in uno degli ultimi lembi collinari delle bellissime Prealpi Venete nel cuore della regione del Prosecco, decide di ristrutturarlo e adibirlo ad agriturismo. Dalla ristrutturazione del casale nasce l’idea di offrire un’esperienza di tranquillità rustica e dai sapori autentici, grazie all’uso dei frutti che il piccolo lembo di terra offre.

Le camere richiamano nei loro allestimenti la natura e i fiori che arricchiscono il paesaggio godibile dalle finestre, vista che si estende sui vigneti limitrofi fino alle rive del Fiume Piave, cornice ideale per una vacanza all’insegna della tranquillità e del benessere. L’arredamento in stile tradizionale veneto, arricchito da pareti in pietra, pavimenti in legno e ringhiere in ferro battuto, trasporta gli ospiti in un mondo più autentico, dove rilassarsi in un’oasi senza tempo.

L’Agriturismo promette un’esperienza sempre varia e autentica grazie all’uso dei frutti che le terre limitrofe offrono, sempre in cambiamento in base alle stagioni, per cui ogni vacanza risulterà essere unica e speciale.

L’Agriturismo Prime Gemme propone percorsi immersi nella natura da percorrere a piedi o in bicicletta come l’Itinerario del Bosco della Serenissima o l’Itinerario dei Croderi che costeggia i territori dell’agriturismo stesso. E’ poi possibile anche percorrere passeggiate a cavallo lungo le rive del Sile e fra gli alberi del Montello, teatro di eventi di importanza storica per il territorio e sede di importanti monumenti.

Dall’Agriturismo si può accedere facilmente alla cultura del territorio veneto, per via della sua posizione che rende facile raggiungere i centri storici di città d’arte come Conegliano, Treviso, Asolo e Castelfranco Veneto, gemme culturali che potranno arricchire ogni vacanza.

I vini degustati nel nostro press tour

Nel nostro press tour abbiamo avuto l’onore e il piacere di degustare gli spumanti Le Colture, ottenuti dalla lavorazione di uva Glera, proveniente dai vigneti di famiglia situati nella denominazione del Valdobbiadene DOCG e raccolta esclusivamente a mano. Per ottenere i vini spumanti l’azienda utilizza il Metodo Martinotti con rifermentazione in autoclave a temperatura controllata.

Cartizze

Cartizze, dall’antico nome dialettale ‘gardiz’ il graticcio su cui veniva posta ad appassire l’uva, è una sotto denominazione che interessa un’area molto ristretta posta nel comune di Valdobbiadene tra le colline più scoscese di Santo Stefano e Saccol. Un piccolo anfiteatro costituito da terreni di marne arenarie ed argille fa sì che la Glera raggiunga quasi una sovra maturazione, garantendo un’inusuale concentrazione di aromi. Pur mantenendo la freschezza del Prosecco Superiore, lo spumante diventa più amabile e denso di profumi.

Dry Cruner

Vino spumante ottenuto da un’esclusiva selezione di uve Glera provenienti da vigneti nella zona di Valdobbiadene, di particolare pregio dove la combinazione di un microclima più dolce ad un terreno di arenaria ed argilla garantisce una maggior concentrazione di aromi e sapori e la possibilità di dare allo spumante un gusto più amabile e cremoso.

Extra Dry Pianer

È la versione classica del Valdobbiadene DOCG, il vino più venduto a livello regionale e nazionale. Combina l’aromaticità e la vellutata sapidità con la nitida vivacità delle bollicine. I profumi fruttati di pera e mela sfumano nel floreale con un sentore di agrumi e un’aromaticità fresca e ricca di sensazioni. In bocca il vino si distende morbido avvolgente e al tempo stesso asciutto grazie ad un buon livello di acidità.

Brut Fagher

È il Valdobbiadene DOCG più moderno e dal grande successo internazionale. I suoi elementi più attraenti sono racchiusi nei profumi ricchi di sentori di agrumi e di vegetale fresco spesso accompagnati da una piacevole nota di pane unita ad una viva energia gustativa. Il perlage fine assicura la persistenza del sapore e la pulizia del palato oltre a costituire un vantaggio negli abbinamenti col cibo.

Rive di Santo Stefano brut Gerardo

Nasce dai vigneti più vecchi (50-70 anni) di Santo Stefano questo brut dedicato al nonno Gerardo Ruggeri in omaggio alla passione con cui curava le sue rive, i vigneti posti sui terreni più scoscesi. I profumi sono generosi di sentori di agrumi e vegetale fresco spesso accompagnati da una piacevole nota di pane unita ad una viva energia.

Brut Rosé

È un vino spumante metodo charmat lungo ottenuto da un blend di uve selezionate di Merlot e
Chardonnay provenienti dai vigneti aziendali sul Montello. Ha un seducente colore rosa brillante ed un perlage fine e persistente. Al naso si presenta con buona intensità con sentori di piccoli frutti rossi accompagnato da note floreali di rosa, crosta di pane e lievito. Al palato è fresco con acidità presente, sapido e di ottima bevibilità con finale asciutto e persistente.

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