Gustare un buon sushi a casa, comprandolo al supermercato è possibile! Viaggiandodigusto ha avuto modo di testarlo direttamente nella sede italiana di Eathappy Group. Vi raccontiamo la nostra esperienza, fornendovi alcuni consigli su come scegliere un Sushi di qualità.
Il sushi è tra i protagonisti indiscussi sulle tavole degli italiani, non solo al ristorante, ma anche a casa. Se non è da asporto, è acquistato nei supermercati e nei punti vendita della grande distribuzione, che in molti casi dedicano al sushi delle vere e proprie isole con un ampio assortimento referenziale.
Chi ama il sushi sa di non potersi accontentare di un prodotto che non sia di qualità, che tenga conto di molti fattori e un sushi lover questo lo sa!
Come distinguere un buon sushi al supermercato
Come si distingue al supermercato un sushi buono? Per rispondere a questa domanda, Eathappy Group, multinazionale attiva nel settore del food e specializzata nella produzione di sushi, ha prodotto un vademecum in grado di guidare nella scelta, spiegandolo a stampa e influence, in occasione di un evento aziendale con tasting experience dei suoi prodotti e dimostrazione live di preparazione di Nigiri e Sashimi.
Cosa impatta sul consumatore nella scelta del sushi? La fase visiva del prodotto e quella di assaggio.
I 4 aspetti da osservare durante la fase visiva:
- Dimensione: il sushi, tradizionalmente, è fatto per essere mangiato in un boccone. Diffidare quindi di tagli troppo grossi. Infatti, lo spessore ideale di un Nigiri è quello di una moneta da 2€.
- Bilanciamento: pesce e riso sono componenti essenziali del sushi. È importante che abbiano il giusto spazio nel prodotto e che uno non sovrasti l’altro.
- Salmone: fare attenzione alle sue striature. Lo spessore delle striature indica il grasso del prodotto. Striature fini significano un salmone più magro, quindi un prodotto di maggiore qualità.
- Riso: componente fondamentale che deve garantire il morso perfetto ed esaltare le qualità del pesce. Il riso deve essere compatto e si devono poter riconoscere i chicchi al suo interno. Questi due fattori indicano un riso cotto al punto giusto, ideale per il sushi.
I 3 aspetti da valutare nella fase di assaggio.
- Percezione degli ingredienti: che sia un Nigiri o un Uramaki, i gusti degli ingredienti si devono distinguire. Questo indica una ricetta pensata per valorizzare le materie prime.
- Masticabilità del riso: come per la parte visiva, il riso gioca un ruolo fondamentale che spesso è sottovalutato. Il riso deve essere compatto, ma non scotto. Questo permetterà al boccone di non sfaldarsi in bocca o quando viene raccolto con bacchette o forchetta.
- Cura del pesce: il pesce deve essere buono o il sushi risulterà sgradevole. Al gusto il pesce buono non lascerà retrogusti amari cosa che farà il pesce non buono. Al tatto il pesce buono risulterà sodo e non appiccicoso. Al contrario, un tono della muscolatura troppo rilassato porterà le fette a sfaldarsi, risultando gommose e un po’ viscide.
L’esperienza e i prodotti Eathappy Group
Al tavolo della degustazione che ci ha visto graditi commensali, Andrea Calistri, CEO e Managing Director di Eathappy Group, ha illustrato le azioni dell’azienda nei confronti della cura di ogni dettaglio per offrire prodotti di qualità.
Si è parlato di materie prime, partendo dal riso di Eathappy Group, di provenienza italiana, di Vercelli, qualità Selenio. “La cottura del riso avviene attraverso una tecnologia all’avanguardia che in Italia siamo gli unici ad avere. Questa tecnologia ci permette di cuocere il riso e di abbatterlo in un tempo drasticamente ridotto rispetto agli abbattitori medi (“abbattere un alimento” vuol dire sottoporlo ad un abbassamento di temperatura in tempi così brevi che la naturale proliferazione batterica conseguente alla preparazione dei cibi risulti minima e insufficiente a provocare danni in chi li consumerà). Questo, oltre a garantire un prodotto assolutamente più sicuro, permette di fermare in tempi record la cottura del riso, mantenendo così la compattezza del singolo chicco e preservarne e valorizzarne le qualità organolettiche“.
Controllo qualità Salmone: “i nostri salmoni vengono da allevamenti in Norvegia. La casa madre pretende analisi microbiologiche su ogni singolo lotto di pesce. I nostri fornitori hanno la certificazione Anisakis Free, non hanno allevamenti intensivi e non utilizzano OGM. Chiaramente, distribuendo il prodotto nella GDO, siamo sottoposti a controlli molto severi sulla qualità e abbiamo un rigidissimo controllo del rispetto della catena del freddo lungo tutta la supply chain“.
Combinazione tecnologia e manualità: “i nostri prodotti, sia del brand Wakame che Eat Happy, combinano le tecnologie più all’avanguardia, come l’abbattitore citato in precedenza, al saper fare manuale dei Sushi-Chef. Siamo convinti, infatti, che l’artigianalità del prodotto, se supportata dall’eccellenza tecnologica, sia una qualità imprescindibile per un sushi di qualità.
Controllo dei prodotti: “I prodotti di Eat Happy sono ultra freschi, e vengono preparati sul momento. I prodotti Wakame hanno invece una vita di 4 giorni, grazie all’utilizzo di conservanti naturali quali acido ascorbico e trealosio. Per assicurarci che i prodotti vengano conservati alle temperature ideali anche all’interno del supermercato, le nostre vetrine hanno un sistema di controllo centralizzato e da remoto che permette ai tecnici di intervenire tempestivamente nel caso di problematiche“.
Pesce? Zero spreco!
Uno dei focus di Eat Happy Group è quello di minimizzare gli sprechi. Specialmente sulle materie prime come il salmone, i tagli premium del pesce sono adibiti alla realizzazione dei vari prodotti a base di pesce crudo come sashimi, uramaki e nighiri. Tuttavia, nulla del pesce viene scartato e ciò che non viene utilizzato per il crudo viene destinato ai prodotti cotti.
E per la festa della mamma?
Dal 12 al 14 maggio nei punti vendita Carrefour, Unes, Il Gigante, Despar, Bennet, Iperal e tante altre insegne sarà in vendita Heart Box, una speciale box a forma di cuore, dedicata a tutte le mamme. Si compone di un’ampia varietà di rainbow roll colorati, california, maki e nigiri. Dimentichiamo, buon appetito!