L’azienda leader nella produzione di carni italiane biologiche e già Società Benefit, raggiunge l’ambita certificazione e rafforza il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale
Fileni Alimentare Spa, è ufficialmente una B Corp. Un traguardo importante, che la incorona la prima azienda al mondo, che alleva e produce carne, a conquistare l’ambita certificazione. L’azienda marchigiana si aggiunge al network globale di oltre 4000 aziende certificate dalla non profit B Lab che si distinguono per l’impegno a coniugare profitto, creazione di valore per la società e attenzione all’ambiente.
Ora, con una rinnovata motivazione come B Corp, Fileni proietta nel futuro altri ambiziosi progetti per contribuire a trasformare in maniera positiva l’economia globale, impegnandosi a realizzare un modello di filiera rigenerativa, aperta, interdipendente e replicabile, capace di ispirare lo sviluppo di imprese responsabili, delle comunità locali e del territorio.
Il modello Fileni: etico, circolare, sostenibile
Lo scoppio della pandemia causata dal virus Covid-19 ha imposto una riflessione e un ripensamento del modo di affrontare i problemi legati al futuro del Pianeta, dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. Ma Fileni era già pronta per rispondere alla sfida. “Tutta la filiera è già un modello esportabile di economia circolare– aggiunge Massimo Fileni Vicepresidente del Gruppo– a conferma dell’impegno del gruppo, contro il cambiamento climatico, tutte le emissioni generate nel 2020 dagli impianti del Gruppo sono state compensate attraverso l’acquisto di certificati di compensazione, riferiti ad attività di riforestazione e installazione di impianti eolici. Inoltre, grazie all’acquisto di energia elettrica con garanzia di origine, per tutti gli stabilimenti produttivi e gli allevamenti, si è evitata l’emissione in atmosfera di 15.812 tonnellate di CO2. Grazie a queste due attività gli stabilimenti del Gruppo sono considerati Carbon Neutral. Il concetto di carbon neutrality, è sinonimo dizero-impatto climatico. Lacarbon neutrality viene raggiunta tramite riduzioni nelle emissioni di CO2 combinate con l’utilizzo estensivo di energie rinnovabili. Già da novembre 2019 è in uso l’ecovassoio Fileni BIO, il primo packaging davvero amico dell’ambiente che abbatte l’utilizzo della plastica in favore della carta. Il Gruppo aderisce al Disciplinare di etichettatura volontaria delle carni avicole, elaborato da Unaitalia e approvato dal MIPAAF (Ministero delle politiche agricole, alimentari, e forestali) con l’obiettivo di fornire ai consumatori una serie di informazioni relativamente al sistema di allevamento, alla tipologia di alimentazione e al rispetto del benessere animale, requisiti importanti per identificare la qualità del prodotto. Gli animali biologici vengono alimentati con mangimi vegetali biologici no OGM. Questi mangimi sono 100% italiani. Gli allevamenti biologici rispettano stringenti standard di qualità, nel pieno rispetto del benessere dell’animale, dagli spazi vitali, all’illuminazione. Nel 2021 Fileni, ha sancito passi importanti per il miglioramento del benessere dei polli che alleva. E’ la prima azienda italiana ad impegnarsi, anche grazie alla collaborazione con Compassion in World Farming (CIWF), a rispettare i criteri dello European Chicken Commitment. Il Gruppo, inoltre, è promotore del progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente) insieme al fondatore Bruno Garbini e al Gruppo Loccioni, il cui obiettivo è riportare in equilibrio il rapporto dell’uomo con la terra, valorizzare il ruolo dell’agricoltore che ne è il custode e rendere consapevoli le persone che, con le loro scelte di acquisto, possono trasformarsi da consumatori a “rigeneratori”.
Italiani a tavola sempre più attenti alla salute, ma anche alla sostenibilità ambientale.
Il momento è quello giusto, anche perché durante i due anni pandemici gli italiani hanno fatto scelte più salutari, orientandosi verso cibi biologici e biodinamici. Le vendite alimentari bio nel mercato interno hanno raggiunto nel 2021 4,6 miliardi di euro (fonte Osservatorio SANA 2021 curato da Nomisma su survey dirette, dati Nielsen. AssoBio, Ismea, Agenzia ICE), registrando un aumento del +5% rispetto allo scorso anno.
Fileni: i progetti futuri
L’attenzione per l’inclusione, la salute e il benessere delle persone rimangono prioritarie per Fileni. Proficue le collaborazioni con le Università anche attraverso il contributo della fondazione Marco Fileni che, anche nell’anno della pandemia, ha garantito sostegno all’istruzione e continuerà ad investire sul binomio donne e occupazione e sui giovani.
Oggi, con più di 500 mln di fatturato di filiera nel 2021, Fileni è pronta ad affrontare nuove sfide e a far crescere le proprie quote di mercato anche in nuovi paesi esteri, sempre nel segno della sostenibilità e dell’etica di impresa.